21 septembre 2009
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17:00
Casa Letta è una specie di casa Vianello della politica. Lontano dagli occhi per una gestione padronale del partito
Dicevano i nostri vecchi, per alludere ad una cosa discussa senza darne alcuna pubblicità, che tutto era stato fatto "in camera caritatis".
Anche Fini e Berlusconi si sono incontrati "in camera caritatis". Presso casa Letta, divenuta una specie di "refugium peccatorum" lontano dagli occhi della democrazia e vicino al cuore degli interessati alle gestioni "proprietaria" della politica.
Narrano le cronache che casa Letta (una specie di casa Vianello della politica, senza offesa per il comico Raimondo e la signora Sandra Mondaini), ha nelle proprie stanze ospitato vari incontri importanti. A partire dal famoso "patto della crostata" sulle riforme istituzionali del giugno 1997.
I tempi intanto sono cambiati. L'advocatus fidei berlusconiano, Vittorio Feltri, ha sostituito alla crostata di Letta la prostata del presidente per difenderlo dalle cronache rosa dei cosiddetti festini. Dicendo che è impotente e che quindi certe cose non le può fare.
Il "patto della prostata" nasconde i problemi. E Fini nonostante tutto il recente clamore, ha portato il suo contributo negativo. Nessun dibattito pubblico. Un incontro appunto "in camera caritatis" che è agli antipodi di una concezione democratica della vita di un partito. Tutto va bene, signor marchese, si potrebbe canticchiare al presidente della Camera (caritatis) Fini.
Anche Fini e Berlusconi si sono incontrati "in camera caritatis". Presso casa Letta, divenuta una specie di "refugium peccatorum" lontano dagli occhi della democrazia e vicino al cuore degli interessati alle gestioni "proprietaria" della politica.
Narrano le cronache che casa Letta (una specie di casa Vianello della politica, senza offesa per il comico Raimondo e la signora Sandra Mondaini), ha nelle proprie stanze ospitato vari incontri importanti. A partire dal famoso "patto della crostata" sulle riforme istituzionali del giugno 1997.
I tempi intanto sono cambiati. L'advocatus fidei berlusconiano, Vittorio Feltri, ha sostituito alla crostata di Letta la prostata del presidente per difenderlo dalle cronache rosa dei cosiddetti festini. Dicendo che è impotente e che quindi certe cose non le può fare.
Il "patto della prostata" nasconde i problemi. E Fini nonostante tutto il recente clamore, ha portato il suo contributo negativo. Nessun dibattito pubblico. Un incontro appunto "in camera caritatis" che è agli antipodi di una concezione democratica della vita di un partito. Tutto va bene, signor marchese, si potrebbe canticchiare al presidente della Camera (caritatis) Fini.
[21.09.2009, anno IV, post n. 268 (988), © by Antonio Montanari 2009. Mail.]
Divieto di sosta. Antonio Montanari. blog.lastampa.it
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