2 décembre 2009
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La figlia di Tobagi risponde a Celli: se le cose vanno male, non scappare ma spendersi qui per il bene comune
Abbiamo qui citato, portando poi il discorso sul piano personale, la lettera di P. L. Celli al figlio, con l'invito a scappare da questa Italia in mano ai mediocri.
Non essendo padre, e nemmeno nonno, ma soltanto un vecchio di quelli che in Liguria sono giudicati dannosi per il turismo se si associano a vivere in una casa di riposo, torno sull'argomento solamente per ringraziare Benedetta Tobagi.
La quale stamani ha pubblicato una bella lettera aperta a Celli su "Repubblica". Il cui sugo raccolgo in questa citazione (il giornale l'ho comprato: posso farla o corro il rischio di essere denunciato?): bisogna "spendersi per il bene comune, proprio quando le cose vanno male". Seguono le parole dell'avvocato Giorgio Ambrosoli, "qualunque cosa succeda".
Ricordo il dicembre di 40 anni fa, quando Vespa in tv definì Valpreda il mostro di piazza Fontana. Quanti sono stati i morti per un'Italia migliore, lo raccontano le cronache, fitte di nomi e di misteri. Vespa vive ancora con i mostri. Un po' politici ed un po' qualcosa d'altro, perché protagonisti di terribili vicende giudiziarie.
Che cosa è cambiato? Grazie al cielo, abbiamo i figli di quelle vittime, Umberto Ambrosoli, Benedetta Tobagi, Mario Calabresi e tanti altri. Sono qui con noi, non sono scappati per sfuggire ai mediocri che trionfano.
Mi ripeto, l'ho scritto qui il 18 maggio 2008. La Storia è dovunque e sempre piena di storie di ladri puttane e spie che hanno preteso di reggere le pubbliche sorti di uno Stato. Ma soltanto in Italia essi hanno avuto pure la pretesa di salire persino sulla gloria degli altari.
Alle nuove leve come Umberto Ambrosoli, Benedetta Tobagi, Mario Calabresi, chiediamo di continuare ad essere degni dei cognomi che portano, nel nome di una democrazia meno da mercato delle pulci.
L'immagine di Benedetta Tobagi è © by Corriere della Sera.
Non essendo padre, e nemmeno nonno, ma soltanto un vecchio di quelli che in Liguria sono giudicati dannosi per il turismo se si associano a vivere in una casa di riposo, torno sull'argomento solamente per ringraziare Benedetta Tobagi.
La quale stamani ha pubblicato una bella lettera aperta a Celli su "Repubblica". Il cui sugo raccolgo in questa citazione (il giornale l'ho comprato: posso farla o corro il rischio di essere denunciato?): bisogna "spendersi per il bene comune, proprio quando le cose vanno male". Seguono le parole dell'avvocato Giorgio Ambrosoli, "qualunque cosa succeda".
Ricordo il dicembre di 40 anni fa, quando Vespa in tv definì Valpreda il mostro di piazza Fontana. Quanti sono stati i morti per un'Italia migliore, lo raccontano le cronache, fitte di nomi e di misteri. Vespa vive ancora con i mostri. Un po' politici ed un po' qualcosa d'altro, perché protagonisti di terribili vicende giudiziarie.
Che cosa è cambiato? Grazie al cielo, abbiamo i figli di quelle vittime, Umberto Ambrosoli, Benedetta Tobagi, Mario Calabresi e tanti altri. Sono qui con noi, non sono scappati per sfuggire ai mediocri che trionfano.
Mi ripeto, l'ho scritto qui il 18 maggio 2008. La Storia è dovunque e sempre piena di storie di ladri puttane e spie che hanno preteso di reggere le pubbliche sorti di uno Stato. Ma soltanto in Italia essi hanno avuto pure la pretesa di salire persino sulla gloria degli altari.
Alle nuove leve come Umberto Ambrosoli, Benedetta Tobagi, Mario Calabresi, chiediamo di continuare ad essere degni dei cognomi che portano, nel nome di una democrazia meno da mercato delle pulci.
L'immagine di Benedetta Tobagi è © by Corriere della Sera.
[02.12.2009, anno IV, post n. 346 (1066), © by Antonio Montanari 2009. Mail.]
Divieto di sosta. Antonio Montanari. blog.lastampa.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Published by antonio montanari
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