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3 mai 2008 6 03 /05 /mai /2008 18:14

Time100 Loro sono soltanto cento: non uno di più, non uno di meno.


L'ultimo, quello che fa salire la cifra totale a 101 non appare nella lista dei personaggi più famosi del mondo stilata dalla rivista americana "Time". Ce lo abbiamo messo noi perché è l'autore di una biografia di uno di quei cento prescelti.


Esattamente della biografia di George W. Bush. L'autore si chiama Silvio Berlusconi, "elected Prime Minister of Italy for a third time last month", scrive "Time".

Berlusconi è abituato a distribuire patenti di democrazia per cui non fa differenza per lui se tra i suoi premiati c'è Bush oppure Putin.

Questo dovrebbe già suggerire qualche sospetto circa la capacità berlusconiana di distinguere bene le cose.


Ad aggravare questo nostro sospetto è giunta la frase di Berlusconi nella biografia di Bush pubblicata dalla rivista americana.
George_bush Il cavaliere dichiara, con la solennità di un banditore ufficiale, che Bush "sarà ricordato come un leader di ideali, coraggio e sincerità" ("I am sure that George W. Bush will be remembered as a leader of ideals, courage and sincerity").

Proprio mentre si diffondevano le notizie su quei cento eletti "big dell'anno", in Usa apparivano i risultati di un sondaggio della CNN che, con il 71% delle opinioni raccolte, condanna la condotta politica di Bush.
Ha scritto "Le Monde": "Il est désormais "le président le plus impopulaire de l'histoire moderne" des Etats-Unis. Ni le président Richard Nixon ni le président Harry Truman n'avaient franchi le seuil de 70 % de mécontents".
Beato Berlusconi che va controcorrente rispetto agli stessi americani, segnalando che Bush è entrato nella storia come "a leader of ideals, courage and sincerity".

A chiunque può capitare di sbagliare porta frequentando locali poco conosciuti. Berlusconi ha chiamato storia quello che sarà invece soltanto un ripostiglio in cui verrà posto, stando ai sondaggi della CNN, questo presidente da dimenticare per tante, troppe cose.

Tra i "100 big dell'anno" non c'è papa Ratzinger.
La Santa Sede ha manifestato il suo sconcerto: "Sono stati utilizzati criteri assolutamente estranei a valutazioni sull’autorità religiosa e morale del Pontefice".
Una volta il papa era detto "Servus servorum Dei". Nell'Ecclesiaste c'è scritto: "Vanitas vanitatum, omnis est vanitas". Oggi forse nella Santa Sede non conoscono più il latino, e si dimenticano che il papa è nulla in sé, ma conta come immagine simbolica di Gesù Cristo.

Nota bene. Prego i teologi che volessero intervenire di non infamarmi come quella volta in cui si discusse della questione galileiana. Quando un sacerdote di Roma, che smascherai (nel senso che scoprii che aveva  volontariamente omesso il "don" per non farsi riconoscere), con grande spirito cristiano mi dette del "bacato".

[Anno III, post n. 127 (504), © by Antonio Montanari 2008]

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Published by antonio montanari - dans antoniomontanari