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15 mars 2010 1 15 /03 /mars /2010 15:34
Anteprima. Tam-Tama di domenica 21 marzo, "il Ponte" di Rimini



Nei libri per bambini non ci sono più i mostri. C'è di peggio. "Un'onda di incubi che cresce, monta, s'increspa, e mai s'acquieta". Sono volumi senza luce o speranza. Non c'è più il lieto fine, ma "neppure una fine, un epilogo risolutore che perimetri il malessere e lo esaurisca". Lo scrive Simonetta Fiori sotto il titolo "Ma sono libri per bambini?" in un pezzo di "Repubblica", sabato 13 marzo.

I mostri inventati dei libri per bambini, sono spesso accanto a noi per strada. La cronaca nera racconta il mondo meglio di tanti trattati. C'è di peggio. Oltre ai mostri veri, ci sono quelli partoriti dalla fantasia popolare attorno a chi ha veramente bisogno di aiuto. Stesso giorno, stesso quotidiano. Jenner Meletti, un bravo cronista che conosce bene le nostre terre, racconta l'esperimento segreto avvenuto per due anni a Sadurano di Castrocaro. Il manicomio criminale, poi ospedale psichiatrico giudiziario, è stato trasformato in una comunità aperta. Si chiama Casa Zacchera. Sta vicino ad una comunità retta da un sacerdote, don Dario Ciani. Aiutato da persone brave e capaci, don Ciani ha sempre raccolto deboli e disperati, scrive Meletti: tossici, alcolisti, ex ospiti di manicomi.

A Sadurano gli ospiti della comunità, che gestiscono pure un ristorante biologico, in due anni sono stati 27. Undici non ce l'hanno fatta a cambiare regime. I sedici rimasti non hanno creato problemi, nessuno ha tentato la fuga. Ecco un lieto fine provvisorio, come è tutto in questa vita, ma certamente nuovo rispetto al passato. Viene in mente il successo di pubblico per lo sceneggiato televisivo su Basaglia. Il Paese reale non è così rimbambito come si cerca di accreditarlo, vietandogli di discutere di politica, o cercando la salvezza nella litigiosità giudiziaria.

Non soltanto i bambini hanno diritto al lieto fine nelle favole o nei libri. Anzitutto ne hanno diritto nella vita. Quel bambino immigrato che sarà separato dai genitori clandestini, grazie ad una recente sentenza della Suprema Corte di Cassazione, si vede negato in nome della Giustizia un diritto elementare che viene prima dell'amministrazione della stessa Giustizia. Quello di poter essere assistito da madre e padre, alla ricerca di un destino migliore. Non soltanto i bambini hanno diritto al lieto fine nella vita. Anche gli adulti con cui essi vivono. Altrimenti al di sopra di qualsiasi Corte c'è il principio morale latino: massimo rispetto della legge, massima offesa. [Tama 987, il Ponte Rimini 21 marzo 2010]

[15.03.2010, anno V, post n. 80 (1171), © by Antonio Montanari 2010. Mail.]

Divieto di sosta. Antonio Montanari. blog.lastampa.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA[/COPYRIGHT]

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Published by antonio montanari - dans Informazione