13 janvier 2010
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Il paravento del fallimento
Prima la crisi non c'era. Soltanto un fatto psicologico, diceva il premier. Adesso la crisi c'è. Ma soltanto perché egli deve far retromarcia, rispetto alla rinnovata promessa di ridurre le tasse.
Documento: "L'attuale situazione di crisi impedisce di pensare a una riduzione delle imposte, è assolutamente fuori discussione". Parole pronunciate oggi (Ansa, 14:46).
Dunque, possiamo gridare al miracolo. Ha riacquistato la vista, vede la crisi come tutti quanti la subiscono. Chi dobbiamo ringraziare? Santa Lucia, è il primo nome che ci viene in mente.
La semplificazione del sistema fiscale, ha aggiunto Berlusconi, "sarà un lavoro lungo, duro. Spero che possa essere sufficiente un anno, ma è un lavoro davvero improbo".
Un Berlusconi che parlava così non si era mai sentito. Qualche cosa dev'essere successa. E' l'effetto del trauma subìto con la botta sul volto? Allora auguri che guarisca presto, perché un Berlusconi che non crede più in se stesso, fa ancora più paura: lo immaginiamo in mano ai suo badanti politici che non ci ispirano alcuna fiducia, ahinoi.
(Foto e titolo da "Stampa.it".)
[13.01.2010, anno V, post n. 19 (1110), © by Antonio Montanari 2010. Mail.]
Divieto di sosta. Antonio Montanari. blog.lastampa.it
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